La vita è un richiamo costante all'avventura, un invito a osare e a spingerci oltre i confini conosciuti. Spesso, questo invito si scontra con la rigidità delle nostre paure. Tra il desiderio di saltare e la paura del vuoto sotto di noi si colloca la nostra danza. Ma l'attrazione verso il "salto" ci unisce tutti, suscitando reazioni diverse mentre esorcizziamo i nostri fantasmi, ognuno a modo suo.

Il Salto della Cavalletta: Non Programmato, Ma Inevitabile

In questo episodio del podcast parliamo di salti di fede, salti non programmati, evocando a noi lo Spirito della Cavalletta. Nonostante il suo corpo apparentemente fragile, questo insetto compie balzi incredibili, divini. Balzi che derivano dalla sua alleanza con Madre Terra che offre il suo supporto compiendo l'impossibile. È un salto che avviene per grazia, per ispirazione...

Il salto quantico non è uno sforzo muscolare o un atto di coraggio egoico. È la risultante di un accumulo di benedizioni che si imprimono nel nostro corpo, passo dopo passo. Accade quando osiamo seguire la nostra visione, nutrendola costantemente, vincendo l'inerzia della programmazione inconscia. Nutrire la nostra visione richiede devozione e sacrificio, rendendo sacro ogni nostro gesto e spogliandoci progressivamente di ogni certezza e punto di riferimento. Questo processo ci confronta inevitabilmente e continuamente con la paura dell'ignoto, dell'incognito, della Morte. Non si salta quando la paura scompare, ma insieme ad essa, perché la paura è compagna del salto nel buio.

Radicamento e Leggerezza: L'Ossimoro della Cavalletta

Il potere della Cavalletta risiede in un ossimoro, un luogo magico dove qualità contrastanti si fondono, aiutandoci ad uscire dal dominio della logica.

  1. Il Radicamento: Con le sue sei zampe, la cavalletta è profondamente ancorata a Madre Terra. Conta sulla Grande Madre e sulle leggi di Natura per ricevere la spinta necessaria al salto. Allo stesso modo, possiamo ricevere questa spinta fidandoci delle leggi di Natura, non solo quelle fisiche, ma quelle spirituali e creative. La Natura è una Madre che sostiene i progetti dei suoi figli. Tuttavia, spesso dimentichiamo di essere Natura, mettendo da parte i nostri talenti in nome della norma e del "dovere prima del piacere", tradendo noi stessi e seguendo i diktat di una società che stigmatizza l'autenticità e l'entusiasmo. Questo è il radicamento: connettersi alla Grande Madre e a sé stessi in quanto Natura. Attivare i nostri Talenti e sperimentare bellezza e piacere nella quotidianità ci permette di riguadagnare l'alleanza con i poteri della Vita.
  2. La Leggerezza: L'altra faccia dell'ossimoro è la leggerezza. La cavalletta è un animale estremamente leggero. Questo ci insegna che il salto di fede avviene quando lasciamo andare la pesantezza della nostra identità, degli assunti e delle norme che ci sono state imposte. Dobbiamo renderci leggeri, quasi invisibili. Per saltare fuori dalle "griglie" di questa realtà pesante, dobbiamo vincere la gravità, ma non con la forza, bensì con grazia ed eleganza. Diventare leggeri significa lasciare andare il passato, gli attaccamenti, le alleanze implicite e la fedeltà al sistema. L'identità è un fardello che ci tiene a terra. Anziché rimanere ancorati alle ferite, è utile coltivare l'arte di non sapere, di essere sempre nuovi a se stessi e lasciare che l'aggregato dell'identità si allenti. Questo allenta le maglie dello spazio e del tempo, rendendo possibile il salto quantico.

Per approfondire l'arte di rendersi leggeri, puoi ascoltare la puntata del mio podcast sulla Farfalla

    L'Attrazione Magnetica del Progetto di Vita

    Il salto di fede implica la consapevolezza che nulla è fisso o granitico; ogni cosa è mutevole e veste l'abito della possibilità. L'identità attuale, che ci impedisce di essere dove desideriamo, è solo una tra infinite possibilità. Per vederle, dobbiamo aprire lo sguardo. Anziché continuare a indulgere sulle nostre ferite riattivandole, si tratta di accogliere la molteplicità e resistere alla forza gravitazionale del trauma e delle sue narrazioni.

    Dobbiamo trovare il desiderio di girarci da un'altra parte, di essere curiosi. Verso dove? Verso ciò che ci indicano i nostri talenti e il nostro entusiasmo. Ci sono milioni di altre versioni possibili di noi, guidate dall'entusiasmo e dai talenti. Quando i talenti e l'entusiasmo sono al centro, emanando la loro luce, veniamo attratti magneticamente verso quella versione della realtà e di noi che risuona con quella luce.

    Il lavoro sui Talenti è fondamentale per la nostra autorealizzazione: scopri qui il percorso migliore per trovarli e attivarli.

    Il salto della cavalletta è leggero perché avviene per attrazione. Accumulando energia nutrendo visioni, entusiasmo e talenti, forse non dobbiamo nemmeno più "saltare"; è il venir chiamati inevitabilmente alla nostra missione, al nostro progetto. Siamo chiamati, e quando lo siamo, rientriamo nelle leggi di Natura, sentendo il sostegno della Grande Madre. Tutto si ricompone, cessano il conflitto e la separazione, perché siamo tornati a essere figli della Natura.

    Ti invito ad ascoltare la puntata completa del podcast "Lampi di Sciamanesimo" dedicata alla Cavalletta per approfondire questo viaggio nel salto di fede.

    Se ti fa piacere, condividi qui sotto nei commenti un pezzo della tua esperienza con questa pratica o con i temi trattati.

    Con Amore...

    Wild Phoenix

    Benedetta Altichieri

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